Tecar - Onde d'urto

Trattamenti di patologie traumatiche e infiammatorie a Casalnuovo di Napoli

La Tecarterapia o diatermia endogena è una terapia elettromedicale che costituisce un valido aiuto nel trattamento di patologie traumatiche, infiammatorie, osteoarticolari e dei tessuti molli dell’apparato muscolo-scheletrico.
Si tratta di una tecnologia brevettata e innovativa che sfrutta il principio fisico del condensatore; dove il generatore elettrico collegato a due ‘’armature’’ (gli elettrodi capacitivo e resistivo da una parte e la piastra di ritorno dall’altra) crea una differenza di potenziale, tale modifica crea un movimento degli elettroliti all’interno dei tessuti stimolando il metabolismo cellulare inducendo così una riduzione del dolore e di conseguenza un miglioramento della sintomatologia.
L’elettrodo capacitivo agisce sui tessuti molli e con elevato contenuto di acqua come muscoli e vasi sanguigni; mentre quello resistivo in quelli a minore concentrazione di acqua come tendini, ossa e tessuto adiposo) per ridurre il dolore e accelerare la naturale riparazione dei tessuti.
La HumanTecar determina effetti duraturi nel tempo con miglioramenti sin dalla prima seduta .
 Il nostro studio propone quanto di meglio ci possa essere sul mercato: HumanTecar Sinergy HCR 1001 

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Modalità di esecuzione ed effetti

Il trattamento è operatore dipendente ovvero è il fisioterapista che utilizza e imposta accuratamente, in base al problema riscontrato, l’elettromedicale.
La tecarterapia possiede tre modalità di esecuzione e di conseguenza tre differenti effetti biologici:
  • Atermia: con questa modalità si ottiene un incremento del microcircolo e di conseguenza riduzione del dolore e/o infiammazione in fase acuta e diminuzione dell’edema).
  • Omeotermia: con questa modalità si ottiene una vasodilatazione utile per risolvere contratture muscolari, migliorare il drenaggio linfatico e il trofismo muscolare.
  • Ipertermia: con questa modalità si verifica un aumento della temperatura interna più o meno intensa (è indicato per risolvere infiammazioni croniche, fibrosi tissutale e rigidità articolari).
  • L'utilizzo opportuno di queste tre variabili contribuisce a cambiare il risultato, ecco perché un impiego attento e ben valutato da parte dell’operatore fa davvero la differenza.
  • La durata del trattamento in genere è di 25 minuti.

Usi più comuni della Tecarterapia

- Patologie muscolari (contratture, stiramenti o elongazioni, contusioni e edema)
- Patologie dolorose della colonna (lombalgie e lombosciatalgie, dorsalgie e cervicalgie)
- Patologie della spalla (tendinite e tenosinovite della spalla, tendinopatie inserzionali e capsulite adesiva) 
- Patologie del polso e della mano (tendiniti e tenosinoviti polso e mano e rizoartrosi)
- Patologie dell’anca (coxartrosi, borsite, pubalgia)
- Patologie del ginocchio (condropatia femoro-rotulea, gonartrosi, esiti di lesioni traumatiche dei legamenti crociati e distorsioni)
- Patologie della caviglia e del piede (esiti di fratture, distorsioni, fascite plantare e tendinite achillea)
- Riabilitazione post-chirurgica (la tecar ha assunto un ruolo di grande rilievo nel trattamento di linfedemi conseguenti ad interventi chirurgici come la mastectomia)

Controindicazioni

Le sole persone a cui i medici raccomandano precauzione (e magari il consulto di uno specialista) sono i soggetti portatori di pacemaker e le donne in gravidanza.

Onde d'urto


Le onde d’urto sono onde acustiche che trasportano un alto quantitativo di energia attraverso i tessuti e che si irradiano attraverso questi ultimi provocando una serie di effetti fisici e chimici.
L’efficacia sembra essere correlata a due effetti:
• Effetto diretto dell’impulso sul tessuto nella zona bersaglio, ed in associazione ai fenomeni di riflessione; più accentuati nei punti di passaggio tra tessuti molli e tessuti più compatti.
• Effetto indiretto di “cavitazione“ provocato dalla depressione susseguente l’impulso, che supera le caratteristiche elastiche del tessuto.
La conseguenza di questi due effetti è un aumento della vascolarizzazione della zona colpita; tutto ciò comporta una rimozione dei fattori infiammatori con il rilascio di sostanza che stimolano la formazione di nuovi vasi (neo-angiogenesi). Oltre all’effetto antiflogistico legato alla rimozione dei metaboliti dell’infiammazione le onde d’urto inducono una riduzione del dolore mediante inibizione dei recettori specifici con conseguente rilascio di endorfine. Un altro effetto importante è quello di provocare la scomparsa delle calcificazioni tendinee prodotte da traumi muscolo-tendinei.

Di seguito vengono riportate le principali patologie su cui sono applicate le onde d’urto:
• Gomito – epicondilite, epitrocleite
• Spalla – tendinopatie inserzionali (comprese calcificazioni tendinee), impingement
• Ginocchio – tendinopatie del legamento sotto-rotuleo e della zampa d’oca
• Zona pubica – tendinopatia degli adduttori (pubalgie)
• Caviglia e piede – tendinopatia dell’achilleo, spine calcaneari

Controindicazioni
Le controindicazioni sono: disturbi della coagulazione e l’uso di anticoagulanti come cumadin ed eparina, patologie tumorali, gravidanza, polineuropatia in caso di diabete mellito e problemi cardiaci gravi.
 

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